
30 Set È tempo di vendemmia
Socialità, cultura, amore per le cose buone e genuine questo è il vino.
Vendemmia è una parola che deriva da latino Vin-demia: composta da vinus, ovvero vino, e demia, da demere, ovvero prendere, levar via. Letteralmente “Prendere il vino”, quindi.
La vendemmia, momento di condivisione e socialità dalla tradizione antichissima, segna da sempre il passaggio fra la stagione estiva e quella autunnale, in una sorta di festa della terra e dei suoi frutti, un arrivederci al sole in preparazione della lunga stagione fredda.
Indubbiamente oggi i ritmi stagionali sono meno rigidamente scanditi e la vita quotidiana è meno influenzata dai tempi della natura, ma nonostante questo la vendemmia conserva quasi intatto il suo sapore di nuovo inizio e amore per le cose buone e naturali. Ed è interessante notare come davvero il vino sia radicato nella nostra cultura come elemento di socialità e sinonimo di genuinità, già a partire dalla raccolta dell’uva che serve a produrlo, la vendemmia, appunto.
La vendemmia avviene nella maggior parte dei casi fra luglio e ottobre, quando negli acini di uva si è raggiunto il rapporto ottimale tra la percentuale di zuccheri e quella di acidi, che varia a seconda del vino che si andrà a produrre. Questo rapporto si chiama indice di maturazione. Agosto e settembre sono i mesi ideali per le uve da spumanti secchi, tra settembre e ottobre si vendemmia la maggioranza delle uve, mentre a novembre tocca alle uve per i passiti.
Per quanto riguarda specificamente la vendemmia 2014 le previsioni non erano delle più rosee. Un’estate difficile aveva fatto presagire il peggio: poco vino e di bassa qualità.
Entrati ormai nel vivo della vendemmia gli esperti dicono invece che, pur non potendo certo parlare di un’annata eccezionale, il raccolto è stato buono e, soprattutto per quanto riguarda i bianchi e il Sud, anche questa annata riserverà squisite sorprese.
In alto i calici, quindi, dal 30 ottobre sarà possibile brindare con il vino novello… e… che sia tappato con il sughero!