
15 Giu Economia sostenibile: le foreste di sughero del bacino mediterraneo occidentale
Querce da sughero, pascoli, campi coltivati e macchia mediterranea: il Montado portoghese è un tesoro naturale che dà ricchezza al territorio.
Ci sono più di 2,1 milioni di ettari di sughereti nel mondo – in Spagna, sulle coste italiane, in Marocco, Algeria, e Tunisia. Tra questi, il territorio lusitano è il maggior produttore mondiale di sughero con 737 mila ettari di sugherete, protette legalmente e conservate grazie ad uno sfruttamento sostenibile.
Il sughereto è uno dei più grandi tesori naturali e contribuisce a preservare l’ambiente. Oltre a produrre un eccellente servizio ambientale (conservazione del suolo, regolamentazione del ciclo dell’acqua, riduzione dell’emissione del carbone e protezione della biodiversità), utilizza un processo sostenibile nell’estrazione del sughero, dal momento che nessun albero viene tagliato.
Il sughero è anche un innegabile fattore di sviluppo economico e sociale per i Paesi mediterranei d’occidente. È la combinazione di una tradizione secolare e di una delle più moderne tecniche dell’industria del futuro, che segue la strada della sostenibilità. L’estrazione del sughero, inoltre, è uno dei lavori più pagati al mondo, per la specializzazione e la cura che richiede.
In base ai dati del WWF, nei sette paesi del Mediterraneo produttori di sughero, più di centomila persone dipendono direttamente o indirettamente da questo settore.
Le foreste di sughereti sono uno dei pochi esempi di una silvicoltura totalmente sostenibile, per il prezzo che ha il sughero nel mercato. Nonostante la varietà dei prodotti di sughero, i tappi delle bottiglie di vino rappresentano il 70% del valore del mercato del sughero e ne guidano così l’industria.
La chiusura di una bottiglia di vino non va sottovalutata: scegliere tappi di sughero naturali è un importante fattore per la selezione e conservazione di un buon vino.