Io sto con il sughero | Dietro le quinte: il lavoro del decorticatore
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Dietro le quinte: il lavoro del decorticatore

Dietro le quinte: il lavoro del decorticatore

Il sughero, una materia preziosa per il mondo e per l’uomo: ma chi c’è dietro il processo di estrazione?

L’attività di decortica è un rituale antico, delicato e sensibile: si svolge dopo che l’albero ha raggiunto almeno 25 anni di età e poi, le volte successive, a distanza di nove anni, in modo che la corteccia abbia il tempo di rigenerarsi. Per questo, se fatta nel rispetto dei ritmi naturali, non aggredisce le piante.

Dietro questo accurato processo c’è il tocco esperto di decorticatori professionisti che, con il loro sapere e con abili e attente mani, non danneggiano né la corteccia né l’albero.

Il lavoro del decorticatore ha importanti conseguenze per il territorio in cui cresce la foresta, non solo da un punto di vista ambientale ma anche sociale: è infatti l’attività agricola più pagata al mondo e solitamente coinvolge personale che abita nelle località interne o limitrofe della foresta. La paga si aggira intorno ai 90 euro al giorno, per tre mesi di lavoro; si inizia alle 6:00 del mattino fino alle 14:00, quando le temperature iniziano a essere difficilmente sopportabili. Nei sette Paesi produttori di sughero del bacino del Mediterraneo Occidentale (Portogallo, Spagna, coste italiane, Francia, Marocco, Algeria e Tunisia) più di 100.000 persone dipendono, direttamente o indirettamente, da questo settore. Genera quindi impiego in molte aree di questi Paesi e rappresenta per molte famiglie una fondamentale fonte di sostentamento, configurandosi allo stesso tempo come uno strumento di lotta alla desertificazione sociale.

Non solo crea occupazione, ma incentiva le popolazioni ad insediarsi stabilmente, rallentando lo spopolamento: l’attività di decortica arricchisce le regioni e le rende vive.



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