
23 Ott C’è un bicchiere per ogni vino e un vino per ogni bicchiere!
Portare in tavola un ottimo vino non basta, sappiamo come servirlo?
“Niente rende il futuro così roseo come il contemplarlo attraverso un bicchiere di Chambertin” diceva Napoleone Bonaparte.
In effetti quando parliamo di vino non possiamo dimenticare un elemento fondamentale del suo servizio: i bicchieri.
Tutti coloro che amano il vino sanno che i bicchieri non sono tutti uguali, e che ad ogni “gusto” corrisponde una forma.
Innanzitutto una precisazione sul termine: “bicchiere” è una parola già di per sé errata perché si riferisce a quelli senza gambo (detti anche tumbler). I calici sono invece i “bicchieri” che usiamo per il vino, quelli cioè con una base, un gambo e una coppa.
Ad ogni vino il suo calice, abbiamo detto.
Facciamo un veloce ripasso:
I vini rossi giovani e fruttati si degustano al meglio in calici “a mela rovesciata”, con la coppa più ampia sul fondo e più stretta sulla sommità. I rossi invecchiati, invece, vanno serviti in calici dalla coppa molto ampia per esaltare la complessità e varietà del bouquet.
Altro discorso per i bianchi: quelli aromatici necessitano di un calice allungato e bombato al centro. I bianchi maturati per più tempo nelle botti piccole, invece, danno il loro meglio in calici larghi (come i rossi invecchiati) al fine di dare risalto alle particolari caratteristiche maturate durante l’affinamento in botte. Ci sono poi i bianchi freschi e fragranti che necessitano di calici medi, leggermente allungati e bombati.
Passiamo al mondo dei vini effervescenti, dove regna incontrastato il flȗte, stretto e con le pareti alte favorisce il perlage, ovvero l’effervescenza, lasciando libere le “bollicine” di sprigionarsi dalla base verso l’alto. Se lo spumante è però dolce e aromatico è da preferire un calice a forma di coppa, che esalti la delicatezza del gusto.
Un discorso a parte si dedica invece ai vini passiti e liquorosi che vanno serviti in calici piccoli, con coppa allungata, “a tulipano”, a metà tra un vero e proprio calice e un bicchiere da grappa.
Vino è cultura, gioia e condivisione… e per gustarlo al meglio, una volta stappato il tappo di sughero, versiamolo nel calice migliore!